C’è stato un momento davvero imbarazzante durante l’ultimo digital talk settimanale Uniexportmanager, seguito da decine di export people interessati alle tematiche di Intelligenza Artificiale e al nuovo modello di formazione pratica per l’export management. Durante il dibattito in videocall una signora è comparsa dietro uno dei relatori e si è messa a passeggiare nella stanza alle sue spalle per alcuni minuti, completamente nuda. Si è trattato di un incidente, e naturalmente lo rimuoveremo dalla registrazione del webinar pubblicata nel canale Youtube. Era dai tempi del Covid che non succedeva un episodio del genere, imbarazzante ma anche divertente. Tuttavia, dal momento che è capitato in occasione della presentazione del Laboratorio Export Summer Camp di pratiche operative export, che sarà tenuto a luglio dalla scuola di formazione associativa, questo ci dà lo spunto per alcune riflessioni.

Campus Laboratorio Export Start Kit Uniexportmanager

L’export, il marketing, l’intelligenza artificiale sono insegnate con metodologie didattiche obsolete, con contenuti spesso declinati su slide noiose, che poco insegnano e poco hanno a che fare con la pratica operativa sul campo: il laboratorio Summer Camp e l’Export Starter Kit propone un innovativo approccio che fornisce una rapida via alle attività operative sul campo, aperto sia allo staff delle imprese che ai professionisti dell’export.

C’entra perchè dovete sapere che  fra le tematiche del Laboratorio export Uniexportmanager c’è l’utilizzo pratico e operativo sul campo di esempi di guerriglia marketing e di intelligenza artificiale. Un classico del guerriglia marketing è la donna nuda che irrompe in campo nella finale di Champion. Pubblicità gratis su milioni di telespettatori per la modella e per il brand sulla bandiera che si porta dietro. Quanto all’intelligenza artificiale ecco qui come ChatGPT ci suggerisce di parlare dell’episodio. Abbiamo chiesto e in pochi secondi ci ha risposto, a lui la parola:

“Utilizzare positivamente un incidente come quello descritto per una campagna di guerrilla marketing richiede sensibilità, creatività, e rispetto per tutte le parti coinvolte. Ecco alcune strategie che potrebbero trasformare un momento imbarazzante in un’opportunità di marketing:

1. Sfruttare l’Umorismo

L’umorismo è spesso una delle chiavi del guerrilla marketing. Una risposta giocosa e intelligente può diffondere rapidamente il messaggio e migliorare l’immagine del brand:

Campagna Social: creare meme o brevi video parodistici che ricreano la scena in modo divertente e non offensivo, collegandoli al messaggio del brand.

Hashtag Virali: Lanciare un hashtag divertente e coinvolgente che incoraggi le persone a condividere le loro esperienze di imbarazzo durante le videoconferenze, collegandole al prodotto o servizio del brand.

2. Promozione di Soluzioni Tecnologiche

Se il brand è legato a tecnologia, sicurezza, o strumenti per videoconferenze, l’episodio può essere utilizzato per promuovere prodotti che evitano situazioni simili:

Pubblicità di Prodotti: promuovere schermi verdi, sfondi virtuali, o software di sicurezza che impediscono l’accesso non autorizzato alle riunioni virtuali.

Webinar Educativi: offrire webinar gratuiti su come proteggere la privacy durante le videoconferenze, sponsorizzati dal brand.

3. Campagna di Sensibilizzazione

Una campagna che sensibilizza su tematiche come la privacy e la sicurezza online può trasformare un momento imbarazzante in un’opportunità educativa:

Collaborazioni con Esperti: Collaborare con esperti di sicurezza informatica per creare contenuti educativi.

Risorse Gratuito: Offrire guide gratuite su come migliorare la sicurezza delle videoconferenze e proteggere la privacy.

4. Coinvolgimento della Community

Coinvolgere la community e rendere l’incidente un momento di condivisione e crescita collettiva:

Concorsi Creativi: Lanciare un concorso invitando gli utenti a condividere storie divertenti di videoconferenze, con premi per le migliori.

Storie UGC: Raccogliere e condividere user generated content (UGC) che mostra come gli utenti gestiscono situazioni imbarazzanti in modo positivo.

5. Raccontare la Storia

Utilizzare la narrazione per trasformare l’incidente in una storia avvincente che promuove i valori del brand:

Campagna di Storytelling: creare una mini-serie di video che raccontano storie di situazioni imbarazzanti nelle videoconferenze e come le persone le hanno superate, mettendo in risalto il ruolo del brand come facilitatore di soluzioni.

6. Branding e Merchandise

Creare prodotti e gadget legati all’incidente, con un tocco di umorismo e branding intelligente;

Merchandise Divertente: Magliette, tazze, adesivi con slogan o immagini che fanno riferimento all’incidente, ma in modo rispettoso e creativo.

Considerazioni Finali:
È fondamentale mantenere un equilibrio tra lo sfruttare l’incidente e rispettare la dignità delle persone coinvolte. Qualsiasi iniziativa di marketing dovrebbe essere svolta con tatto e rispetto, assicurandosi di non violare la privacy o causare ulteriori imbarazzi ai protagonisti dell’evento. La chiave del guerrilla marketing è la creatività e la capacità di trasformare situazioni impreviste in opportunità, ma sempre con un approccio etico.”

Ecco come da un incidente imbarazzante possono nascere spunti concreti di arricchimento professionale e imprenditoriale. Concetti come questi non possono esser trasmessi con le slide, ma diventano esperienze condivise nei laboratori aperti allo staff delle imprese che vogliono fare export e ai colleghi addetti export ed export manager che vogliono affiancare la formazione tradizionale con attività operative sul campo… non quello del calcio naturalmente. 😉

A breve il programma sarà sui nostri canali,
Giuseppe Vargiu
Presidente Uniexportmanager