La visione catastrofista
La crisi sanitaria, seguita da quella economica, e ora dalla guerra in Ucraina ci ha precipitato tutti in una fase di grande incertezza. La ripresa che sembrava in atto ora si scontra drammaticamente con crisi umanitaria, nuove fragilità nell’export, negli approvvigionamenti, nei trasporti. Per non parlare della paura del nucleare, del persistere autolesionistico degli inutili green pass che penalizza ulteriormente commercio e turismo, mentre un altro gigantesco problema diventa concreto: manca l’acqua, non piove da 110 giorni.
Evitare le Ucraine Future
Prima la pandemia e ora la guerra hanno indotto nuovi comportamenti, evidenziato la necessità di padroneggiare nuove tecnologie, digitali e non solo. Sono cambiati ritmi di vita e nuovi valori stanno emergendo: il valore delle persone (da non dimenticare in un mondo diventato anche troppo digitale), la salute, la solidarietà, la vita.
Oggi tutti portiamo solidarietà agli Ucraini vittime dell’aggressione di Putin. Ma prima? Diciamolo chiaro: fino all’anno scorso a chi importava dell’Ucraina che di fatto era in guerra con la Russia dal 2014?
Il circo mediatico è concentrato sulla guerra. Il sogno di un mercato unico mondiale sembra definitivamente tramontato. Il nuovo ordine mondiale richiede nuove visioni: sta all’Europa diventare protagonista del nuovo mercato globale e non essere puro compratore di armi, gas, materie prime, tecnologie. Nel mondo sono presenti decine di Ucraine pronte a esplodere: disinnescare le guerre e governare le crisi si può: servono consapevolezza e azioni positive.
Qualcosa si muove: il Global Gateway
Qualcosa si muove, anche se di certe cose pochissimi in Italia sembrano accorgersi. Non parlo del nuovo Recovery Plan per la difesa e l’energia, proposto al Vertice di Versailles dalla Francia nel tentativo di vincere la guerra economica contro Putin, che palesemente andrà a impattare su un PNRR già messo in forte crisi. Parlo di un progetto già in cantiere, molto più concreto e operativo.
“Global Gateway” è la strategia europea, in atto già prima della guerra, per promuovere un interazione intelligente, pulita e sicura in materia digitale, di energia e di trasporti, rafforzando al contempo i sistemi sanitari, dell’istruzione e della ricerca in tutto il mondo. Qualcuno lo vede come l’alternativa europea al piano cinese globale della Via della seta. Può essere molto di più.
La strategia mira a realizzare collegamenti sostenibili e affidabili al servizio delle persone e del pianeta, creando le condizioni per potere affrontare le più pressanti sfide globali, dai cambiamenti climatici alla protezione dell’ambiente, dal miglioramento della sicurezza sanitaria al rafforzamento della competitività e delle catene di approvvigionamento globali. “Global Gateway” mira a mobilitare fino a 300 miliardi di € di investimenti tra il 2021 e il 2027 per sostenere una ripresa globale duratura, tenendo conto delle esigenze dei nostri partner e degli interessi dell’UE.
Basandosi sull’approccio Team Europa, “Global Gateway” punterà a mobilitare investimenti per una trasformazione globale. La strategia “Global Gateway” si basa sui nuovi strumenti finanziari dell’UE 2021-2027.
In aggiunta al proprio pacchetto di strumenti finanziari, l’UE sta valutando la possibilità di istituire uno strumento europeo per il credito all’esportazione al fine di garantire una maggiore parità di condizioni per le imprese dell’UE nei mercati dei paesi terzi, dove si trovano sempre più a dover competere con concorrenti di paesi terzi che ricevono ingenti sostegni da parte dei loro governi, facilitando in tal modo la partecipazione delle imprese UE a progetti internazionali.
L’UE non solo offrirà ai partner condizioni finanziarie solide, fornendo sovvenzioni, prestiti agevolati e garanzie di bilancio per ridurre i rischi degli investimenti e migliorare la sostenibilità del debito, ma promuoverà anche i più elevati standard di gestione ambientale, sociale e strategica. L’UE fornirà assistenza tecnica ai partner per rafforzare la loro capacità di preparare progetti credibili che garantiscano un impiego ottimale delle risorse destinate alle infrastrutture.
La strategia “Global Gateway” investirà nella stabilità e nella cooperazione internazionali, offrendo certezza ed equità agli investitori, sostenibilità per i partner e benefici a lungo termine per le persone in tutto il mondo. È il contributo dell’Europa alle misure contro la carenza di investimenti a livello mondiale.
I progetti “Global Gateway” saranno sviluppati e realizzati attraverso le iniziative Team Europa. Le istituzioni dell’UE, gli Stati membri e le istituzioni finanziarie europee collaboreranno con le imprese europee, i governi, la società civile e il settore privato nei paesi partner.
Dobbiamo dire che non vediamo l’Italia molto coinvolta. #Exportitalia2030 qui vuole richiamare l’attenzione in primis della community degli “exportpeople” e degli imprenditori, che sono chiamati a mantenere tenere nervi saldi e acquisire la capacità di anticipare e intercettare le tendenze emergenti.
Anche le nostre molteplici cabine di regia dovrebbe4ro portare attenzione su una misura Europea importantissima per il nostro futuro, nella quale l’Italia ci appare alquanto defilata.
Le Tesi ExportItalia 2030
Condividiamo qui come sempre le tesi del pensiero #Exportitalia2030 e annunciamo l’avvio, con il patrocinio Maeci, del Premio Exportitalia, che darà il via dal 27 aprile alle operazioni 2022 con una giornata di apertura per richiamare le creatività e le migliori pratiche di export innovativo, collaborativo, digitale, e l’innovazione delle aziende italiane e dei loro imprenditori ed exportmanager.
L’export non si fa da soli e siamo più forti insieme, e lavoriamo per visione positiva di medio periodo, che ci riunisce, in Italia come in Europa.
Giuseppe Vargiu
Presidente Uniexportmanager
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